L'incontro con Cristo

Gesù è vicino a tutti. La Sua presenza è costante, ma c'è un luogo dove Lo incontriamo nella Sua totale persona: in Chiesa.


Nella preghiera, Gesù Lo incontriamo spiritualmente, ma se noi ci rechiamo in Chiesa, ci andiamo con il nostro corpo, con il nostro sangue e con la nostra anima. La nostra persona totale si trova lì. Anche Gesù, nel banchetto eucaristico si presenta nella Sua totale persona: in Corpo, Sangue, Anima e Divinità. Noi totalmente in Chiesa, Gesù totalmente in Chiesa: Ecco l'incontro totale fra uomo presente in tutto il suo essere e Gesù Cristo presente anch'Egli in tutto il Suo essere.

E' lì che avviene il vero e autentico incontro con Gesù! Purtroppo l'ostia viene vista soltanto come un sottile disco di pane bianco. In verità, quel "sottile disco di pane bianco", diventa il corpo vivente, fresco, risorto di Gesù! Come un tempo per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria, così durante l'Eucarestia, per opera dello Spirito Santo, si incarna in quell'umilissimo pezzetto di pane. L'Eucarestia è un tesoro di un valore incommensurabile. Nessuna cosa nell'universo può eguagliare questo tesoro, perchè quel tesoro è Cristo in persona e Gesù, con il Padre e lo Spirito Santo, viene prima di tutto e di tutti!

L'Eucaristia va vissuta intensamente. Non si deve andare a prenderla per fare bella figura con l'assemblea lì riunita, ma si deve ricevere con totale Fede e consapevolezza che Cristo è lì e si è fatto pane per nutrirci e per aiutarci nei nostri bisogni materiali e soprattutto spirituali!

Gesù non ha mai smesso di farsi pane per noi, perchè Lui ci ama e ci vuole salvi!

Corriamo al Tribunale di Penitenza e andiamo ad incontrare Gesù!

Sia lodato Gesù Cristo!

3 commenti:

Hai ragione, Mik. E' importantissimo questo incontro, ma enormemente sottovalutato e preso alla leggera. Ancora oggi vedo persone che prendono la comunione ridendo oppure che entrano verso la fine della Messa e si aggregano subito per ricevere la Comunione come se fosse un pezzo di dolce. Bisogna far capire ancora una volta il Suo significato pregnante e che noi dobbiamo sentirci degni di poterlo ricevere. Un caro saluto e a presto.

venerdì 6 novembre 2009 alle ore 11:36:00 CET  

Addirittura ridendo... Io non mi ritengo degno, perchè sono un miserabile peccatore, ma sentire queste cose...

Tocca a noi illuminare le coscienze per quanto possiamo fare. E presto lo faremo!

Un caro saluto e sia sempre lodato Gesù Cristo!

venerdì 6 novembre 2009 alle ore 17:15:00 CET  

Carissimo Mikhael,
scusami se voglio rimarcare e sminuire le tue ultime parole.
Per nulla al mondo sei un miserabile, MISERABILI sono coloro che trasmettono questa coscienza del peccatore, della caduta degli angeli, della redenzione fatta di sudditanza , di preghiera, di suppliche, di richieste di grazie per tanti futili aspetti o desideri della vita. Esseri che si nascondono dietro false apparenze, esseri che vengono soggiogati dalle benevole illusorie parole di chi è privo di un vero amorevole cuore.

Se sei un genitore potrai capire con quale amore ogni buon padre vorrebbe essere superato in ogni cosa dai suoi figli e non desidera certamente che i propri figli dipenderanno dai lui inconsapevoli e non autosufficienti ad affrontare i sentieri della vita terrena. A CHE SERVE IL DIVINO L’INTELLETTO SE NON LA VIA CHE CI PERMETTE DI AVVICINARCI CON TANTO AMORE E CON TANTA CONSAPEVOLE maturata FEDE A QUELL’INDEFINIBILE ENTITA’ CHE DA QUI CON UN FRAMMENTO DI SAGGEZZA ANTICA CHIAMIAMO DIO. Non saremmo in questo mondo, ma nei mondi spirituali a cazzeggiare senza sapere niente della vita materiale, dei sentimenti, delle percezioni, del capire e degli ostacoli che si devono superare con coraggio e soprattutto con grande amore.

Riflettere su queste su queste tematiche esistenziali, non ci allontana dal vero dio dal PADRE CELESTE, anzi ci avvicina sempre di più con molta più coscienza , con molta più auto consapevolezza di essere I SUOI DIVINI FIGLI.

Il Venerabile Maestro GESU’ lo affermò con le sue sante parole ANCHE VOI SIETE DIO, ANCHE VOI SIETE DEI E FARETE COSE PIU’ GRANDI DI ME.

Questo insegnamento non deve essere frainteso per innalzarci, o per elevarci sugli altri fratelli, perché è solo una questione di CONSAPEVOLEZZA e quando si arriva questa, anche in un piccolissimo frammento E’ AMARE SE STESSI E SOPRATTUTTO IL PROSSIMO E NEL PROSSIMO CI SIAMO TUTTI. QUANTI.

Con Tanta Stima
Raffaele

sabato 28 novembre 2009 alle ore 15:33:00 CET  

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