Nella Vigna del Signore

Carissimi voi tutti, come avrete già notato da un pò di tempo non scrivo più. Questo è dovuto in parte al lavoro svolto per il progetto de Nella Vigna del Signore. Oggi sono qui, oltre che per augurarvi buone feste, per annunciarvi che Nella Vigna del Signore è ufficiale aperto da ieri e cioè è partito ufficialmente dal 25 dicembre 2009. Questo spazio non ha avuto lunga vita, anche perchè il mio lavoro di evangelizzazione è confluito all'interno della Vigna e nel mio spazio personale. Quindi saluto tutti quelli che mi hanno seguito e sostenuto su questo Blog. Se lo vorrete, potete seguirci su:

http://nellavigna.altervista.org

E se volete continuare a seguirmi, potete farlo a questo indirizzo:

http://nellavigna.altervista.org/angolodimik.htm

Ho deciso di lasciare online questo spazio, anche se non sarà più aggiornato.

Ringrazio  Enza, Annalisa, Patrizia, Stella per aver contribuito a far crescere questo spazio che ci auguriamo possa portare buon frutto in Cristo Signore nostro, in particolar modo ringrazio Angel perchè gran parte del lavoro che potete vedere l'ha realizzato lui e a lui vanno i miei più sinceri ringraziamenti.

Grazie Angel, grazie a tutti voi e grazie prima di tutto al Signore Gesù che ci ha chiamati a svolgere questo compito.

Un caro saluto a voi tutti e se lo vorrete ci rivedremo Nella Vigna del Signore.

Mik

Sia lodato Gesù Cristo!

Carissimi voi tutti, oggi sono qui a parlarvi delle tentazioni, nella speranza di poter essere d'aiuto a quelle persone che in preda all'inganno non riescono a venirne fuori.

Traggo spunto dalla mia esperienza personale odierna.
La battaglia contro il maligno è più dura di quanto si possa immaginare. L'angelo decaduto gioca sulle nostre concupiscenze, su ciò che può allettarci e darci un pò di piacere.

E' difficile in quei momenti riuscire a dire di no alle tentazioni, specie quando si crea l'occasione giusta: Lì si scatena la battaglia interiore in cui si sente l'anima sbalzare, tirare da una parte dal bene e dall'altra dal male.
Anche sapendo che Gesù ci è accanto,  anche conoscendo le conseguenze cattive che deriveranno dal peccato, non ci si rende conto in quegli attimi di che cosa stiamo per fare: Si perde il senso della Verità, ci si sente giustificati a compiere l'atto. Ma se si ha un minimo di lucidità, ci si rende conto che quanto stiamo vivendo in quei momenti, è la distorsione operata dal demonio: Ci fa credere che in fin dei conti non è poi così grave fare "quella" cosa, che il Signore ci perdonerà e talvolta ci si può concedere "tale cosa".

Niente di più menzognero: Il Signore Dio ci chiama alla purezza, in qualsiasi secondo, in qualsiasi minuto, in qualsiasi ora, in qualsiasi giorno, in qualsiasi settimana, in qualsiasi mese, in qualsiasi anno, per tutta la vita. Non possiamo concederci di peccare una volta tanto: Siamo chiamati alla purezza perenne.

Arrivati ad un certo punto, si cade in ginocchio davanti al Signore e Lo si prega di liberarci dalla tentazione: Perdiamo la percezione della Sua presenza; Ci sentiamo soli. Combattiamo, da un lato dicendo "no, non devo peccare" e dall'altro il pensiero malevolo si insidia davanti all'occhio della mente e ci fa vedere le immagini malvagie che amplificano la tentazione. Sembra di essere caduti nel peccato solo per aver pensato minimamente di cedere, pur non cedendo e in quei momenti ci si sente ancor più giustificati a cadere: "Beh a questo punto, tanto vale continuare". Invece no! Perchè non si è ancora commesso peccato e se iniziassimo a compiere l'atto a quel punto peccheremmo per davvero e sarebbe troppo tardi: Non si può tornare indietro, l'atto è compiuto: Abbiamo peccato. Invece se lottiamo con tutta la nostra forza e resistiamo alle tentazioni che il demonio va sussurrando al nostro orecchio e va mostrando al nostro occhio, fino alla fine, prima o poi le tentazioni cesseranno e si ha il trionfo dello spirito sulla carne, del bene sul male, della vita sulla morte, di Dio su satana.

Durante la tentazione dobbiamo sforzarci di ricordare di come sentivamo vicini Gesù nella grazia, dei nostri buoni propositi, di tutti i nostri santi desideri, di tutti i doni che il Signore ci ha fatto. Sembrerà in quei terribili momenti di non dar valore a tutte queste cose: Ancora satana sminuisce il bene e ci sussurra di non pensare le cose passate, di dimenticarci di tutto e dedicarci soltanto all'atto impuro e poi ci si penserà. Di nuovo si presenta l'inganno e il rischio di allontanarsi da Dio: La feroce battaglia interiore va intensificandosi, ancora più difficile è il mantenimento del controllo. Si inizia a rifiutare la preghiera, l'aiuto di Dio e ci si avvia lentamente nel peccato. Ma ancora ci si può riprendere: Fin quando l'atto non è compiuto, possiamo ancora tirare fuori le forze e scaraventare satana via dal nostro spazio, lontano dal nostro cuore. Ci si sente sporchi, anche non avendo commesso l'atto, ma se vincitori, lentamente ci si rende conto del rischio che abbiamo corso e che effettivamente non siamo caduti e in tempo ci siamo "svegliati".

Quando meno ce lo aspettiamo, ci capita di trovarci nelle situazioni favorevoli al peccato: Dobbiamo fuggire con tutte le forze possibili dalla tentazione: Entrare in tentazione è come entrare sul campo di battaglia e a quel punto non possiamo più sottrarci al nostro nemico e tocca fare a pugni con lui, senza conoscere l'esito: Ma se ci facciamo aiutare da Gesù e gli chiediamo con Fede di aiutarci, la vittoria è sicuramente nostra.

Il mio consiglio è: Evitate tutte quelle situazioni che possano spingervi alla tentazione e se proprio vi ci trovate al suo interno, chiedete a Gesù e alla Vergine Maria di rendervi simili a loro, nella purezza e nella castità.

Volete sapere come è finita al sottoscritto? Ho riportato la vittoria! Gesù e Maria hanno combattuto al mio fianco e ora sono qui ad umiliare satana, quel viscido verme!

Vi ripeto ancora una volta:
Combattete le tentazioni, perchè voi non volete peccare, non volete offendere Gesù, non volete stare dalla parte di satana, ricordatevi in quei momenti bui che il demonio vi sta ingannando e che voi l'atto non volete compierlo realmente.

Diceva Padre Pio: Combattete da forti per conseguire il premio riservato alle anime forti.

Che umiliazione per satana perdere contro l'anima di un semplice uomo.

Un caro saluto e a presto!

Caldo cristianesimo

Il cristianesimo va vissuto con l'affetto verso il prossimo, con la disponibilità verso chiunque chiede aiuto, con semplicità e umiltà, con rispetto ed educazione. Non con indifferenza, menefreghismo, sulle proprie. "Li mandò a due a due", recita un passo del Vangelo, riferendosi al mandato che Gesù affidò ai Suoi Apostoli. Non è da soli che si costruisce, ma in compagnia. Una casa non si costruisce con le sole proprie mani, ma occorre una squadra di operai. Persino nella Chiesa: Se ci fosse un solo prete, la sua evangelizzazione non raggiungerebbe il mondo intero: Occorrono quindi più preti. Se ci fosse stato un solo Papa nella storia, chi avrebbe portato avanti la Chiesa? Sono stati necessari molti papi nella storia per portare avanti il piano di Dio in Terra. E' in compagnia che si costruiscono le cose. Talvolta non basta nemmeno lavorare assieme, se manca collaborazione, amicizia, rispetto, incoraggiamento. C'è bisogno del sostegno dell'altro, con il suo sorriso, con la sua parola, con le sue gesta. Ma se queste cose vengono meno, verrebbe meno anche il lavoro. Se il sale perdesse il sapore, con che cosa lo si salerebbe, domandò il Signore Gesù. Il sale saporito è la nostra Fede, il nostro amore, i nostri buoni sentimenti che danno sapore anche alle cose più semplici nella vita quotidiana. Ma se la nostra Fede, il nostro amore, i nostri buoni sentimenti, perdessero sapore, con che cosa potremmo salare le cose, il quotidiano? Occorre un cristianesimo caldo, non irrigidito da mentalità mediatiche che spesso portano le persone ad assumere un atteggiamento individualista. La serietà ci dev'essere, altrimenti si rischierebbe di dar poco conto ai valori, ma serietà non vuol dire freddezza o indifferenza, non vuol dire mancanza di rispetto, non vuol dire egoismo, non vuol dire tristezza. Si può essere allegri, vivaci, semplici come i bambini, ma allo stesso tempo guardare con serietà la vita. Con stupore di bimbo e considerazione si deve guardare alla vita. L'uno rende sempre nuova la vita, mentre l'altra da valore a ciò che essa è. Gesù ci invita ad essere come bambini per entrare nel Regno dei Cieli. Solo così possiamo veramente essere umili e non imporci sul prossimo. Ma anche nelle azioni più semplici, possono insorgere invidie verso l'altro, piccoli e invisibili deliri di onnipotenza che ci spingono a considerare noi stessi come esseri migliori del nostro fratello. No! Non è così che ci si deve comportare. E allora sforziamoci di mettere in pratica l'insegnamento di Gesù: Essere come bambini. Allegri, gioiosi, sempre stupiti dalla magnificenza del creato e della grandezza di Dio, sempre umili, sempre piccoli. Chi vorrà essere il più grande tra tutti deve farsi schiavo e chi vorrà essere primo, deve farsi ultimo. Molte volte ci dimentichiamo di questi insegnamenti e Gesù lo trattiamo come la ruota di scorta che solo all'occorrenza tiriamo fuori dal bagagliaio. Invece Gesù va accolto sempre, sempre!! Non ci accorgiamo a volte che lo allontaniamo: "Gesù dice questo, eh ma io non sono pronto per queste cose, ora faccio come mi pare!" oppure semplicemente si chiude il Vangelo perchè è troppo difficile da osservare ciò che è contenuto lì. Ma ciò che è contenuto lì è la nostra salvezza: Solo mettendo in pratica passo dopo passo ogni santa cosa che il Signore ci ha insegnato, possiamo essere perfetti a tal punto da non avere più nessun difetto verso il prossimo. Ma siamo uomini. Siamo solo dei piccoli uomini che senza di Lui, il Cristo, non possiamo fare altro che respirare la polvere e causare pasticci. Sottomissione, umiltà, queste dobbiamo esercitare. Non dobbiamo fare l'errore di fregarcene di tutti, non dobbiamo fare il grave errore di vedere il prossimo come una persona seccante, perchè su quel volto di quella persona è celato il volto di Gesù. Ero affamato e mi avete dato da mangiare, nudo e mi avete vestito, carcerato e siete venuti a trovarmi, malato e mi avete curato. Ogni cosa che facciamo a uno solo di questi piccoli, lo facciamo a Lui, a Gesù!! Se noi trattiamo male il prossimo, trattiamo male Gesù!! E' come quando qualcuno insulta la nostra mamma: Quanto ci addolora. Nostra madre per noi è importante, ecco perchè ci offendiamo se qualcuno ce la insulta. Stessa e identica cosa: Se noi insultiamo il prossimo, offendiamo Gesù, perchè Gesù ama ognuno, proprio come noi amiamo la nostra cara mammina e anzi più di quanto noi possiamo amare. Chi ama la fidanzata e qualcuno parla male di lei,  si sente offeso. Così anche Gesù si sente offeso quando noi parliamo male del nostro fratello, del nostro amico, del nostro conoscente, del nostro compagno di banco, del nostro collega di lavoro, del nostro datore di lavoro, del nostro vicino e della nostra vicina, eccetera, eccetera, eccetera...

Ci vuole un cuore caldo. Gesù ci invita ad essere come Lui: "Imparate da me che sono mite e umile di cuore". Dobbiamo imparare da Lui!! Solo così possiamo veramente definirci degni Suoi fratelli! Solo così possiamo cambiare la vita degli altri. Come Gesù con il Suo amore ha cambiato la nostra vita, noi con il nostro amore se questo è puro come quello del Signore, cambieremo la vita degli altri.

Altruismo e amicizia, non individualismo, non inimicizie, non deliri di onnipotenza, non sentirsi migliore dell'altro chiudendosi nel proprio carattere, nella propria identità. Sì alla Vita, sì all'Amicizia, sì all'Amore, sì al Bene, sì al Prossimo, sì all'Altruismo, sì all'Affetto, sì a Gesù.

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