Caldo cristianesimo

Il cristianesimo va vissuto con l'affetto verso il prossimo, con la disponibilità verso chiunque chiede aiuto, con semplicità e umiltà, con rispetto ed educazione. Non con indifferenza, menefreghismo, sulle proprie. "Li mandò a due a due", recita un passo del Vangelo, riferendosi al mandato che Gesù affidò ai Suoi Apostoli. Non è da soli che si costruisce, ma in compagnia. Una casa non si costruisce con le sole proprie mani, ma occorre una squadra di operai. Persino nella Chiesa: Se ci fosse un solo prete, la sua evangelizzazione non raggiungerebbe il mondo intero: Occorrono quindi più preti. Se ci fosse stato un solo Papa nella storia, chi avrebbe portato avanti la Chiesa? Sono stati necessari molti papi nella storia per portare avanti il piano di Dio in Terra. E' in compagnia che si costruiscono le cose. Talvolta non basta nemmeno lavorare assieme, se manca collaborazione, amicizia, rispetto, incoraggiamento. C'è bisogno del sostegno dell'altro, con il suo sorriso, con la sua parola, con le sue gesta. Ma se queste cose vengono meno, verrebbe meno anche il lavoro. Se il sale perdesse il sapore, con che cosa lo si salerebbe, domandò il Signore Gesù. Il sale saporito è la nostra Fede, il nostro amore, i nostri buoni sentimenti che danno sapore anche alle cose più semplici nella vita quotidiana. Ma se la nostra Fede, il nostro amore, i nostri buoni sentimenti, perdessero sapore, con che cosa potremmo salare le cose, il quotidiano? Occorre un cristianesimo caldo, non irrigidito da mentalità mediatiche che spesso portano le persone ad assumere un atteggiamento individualista. La serietà ci dev'essere, altrimenti si rischierebbe di dar poco conto ai valori, ma serietà non vuol dire freddezza o indifferenza, non vuol dire mancanza di rispetto, non vuol dire egoismo, non vuol dire tristezza. Si può essere allegri, vivaci, semplici come i bambini, ma allo stesso tempo guardare con serietà la vita. Con stupore di bimbo e considerazione si deve guardare alla vita. L'uno rende sempre nuova la vita, mentre l'altra da valore a ciò che essa è. Gesù ci invita ad essere come bambini per entrare nel Regno dei Cieli. Solo così possiamo veramente essere umili e non imporci sul prossimo. Ma anche nelle azioni più semplici, possono insorgere invidie verso l'altro, piccoli e invisibili deliri di onnipotenza che ci spingono a considerare noi stessi come esseri migliori del nostro fratello. No! Non è così che ci si deve comportare. E allora sforziamoci di mettere in pratica l'insegnamento di Gesù: Essere come bambini. Allegri, gioiosi, sempre stupiti dalla magnificenza del creato e della grandezza di Dio, sempre umili, sempre piccoli. Chi vorrà essere il più grande tra tutti deve farsi schiavo e chi vorrà essere primo, deve farsi ultimo. Molte volte ci dimentichiamo di questi insegnamenti e Gesù lo trattiamo come la ruota di scorta che solo all'occorrenza tiriamo fuori dal bagagliaio. Invece Gesù va accolto sempre, sempre!! Non ci accorgiamo a volte che lo allontaniamo: "Gesù dice questo, eh ma io non sono pronto per queste cose, ora faccio come mi pare!" oppure semplicemente si chiude il Vangelo perchè è troppo difficile da osservare ciò che è contenuto lì. Ma ciò che è contenuto lì è la nostra salvezza: Solo mettendo in pratica passo dopo passo ogni santa cosa che il Signore ci ha insegnato, possiamo essere perfetti a tal punto da non avere più nessun difetto verso il prossimo. Ma siamo uomini. Siamo solo dei piccoli uomini che senza di Lui, il Cristo, non possiamo fare altro che respirare la polvere e causare pasticci. Sottomissione, umiltà, queste dobbiamo esercitare. Non dobbiamo fare l'errore di fregarcene di tutti, non dobbiamo fare il grave errore di vedere il prossimo come una persona seccante, perchè su quel volto di quella persona è celato il volto di Gesù. Ero affamato e mi avete dato da mangiare, nudo e mi avete vestito, carcerato e siete venuti a trovarmi, malato e mi avete curato. Ogni cosa che facciamo a uno solo di questi piccoli, lo facciamo a Lui, a Gesù!! Se noi trattiamo male il prossimo, trattiamo male Gesù!! E' come quando qualcuno insulta la nostra mamma: Quanto ci addolora. Nostra madre per noi è importante, ecco perchè ci offendiamo se qualcuno ce la insulta. Stessa e identica cosa: Se noi insultiamo il prossimo, offendiamo Gesù, perchè Gesù ama ognuno, proprio come noi amiamo la nostra cara mammina e anzi più di quanto noi possiamo amare. Chi ama la fidanzata e qualcuno parla male di lei,  si sente offeso. Così anche Gesù si sente offeso quando noi parliamo male del nostro fratello, del nostro amico, del nostro conoscente, del nostro compagno di banco, del nostro collega di lavoro, del nostro datore di lavoro, del nostro vicino e della nostra vicina, eccetera, eccetera, eccetera...

Ci vuole un cuore caldo. Gesù ci invita ad essere come Lui: "Imparate da me che sono mite e umile di cuore". Dobbiamo imparare da Lui!! Solo così possiamo veramente definirci degni Suoi fratelli! Solo così possiamo cambiare la vita degli altri. Come Gesù con il Suo amore ha cambiato la nostra vita, noi con il nostro amore se questo è puro come quello del Signore, cambieremo la vita degli altri.

Altruismo e amicizia, non individualismo, non inimicizie, non deliri di onnipotenza, non sentirsi migliore dell'altro chiudendosi nel proprio carattere, nella propria identità. Sì alla Vita, sì all'Amicizia, sì all'Amore, sì al Bene, sì al Prossimo, sì all'Altruismo, sì all'Affetto, sì a Gesù.

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